Lunedì 8 agosto nell'Oratorio di S.Anna si è tenuto lo spettacolo "Liquido come l'acqua, profondo come il mare". Sicuramente uno spettacolo intrigante a cominciare dalla locandina, visti il tema della serata e la varietà degli artisti coinvolti... Ed infatti la presenza del pubblico è stata molto consistente, con numerose persone che hanno assistito allo spettacolo assiepate all'ingresso dell'oratorio, in piedi, pur di non perdere l'evento.


L'unicità dell'evento è anche dovuta alla presenza di uno strumento a dir poco inusuale, la glassharmonica, suonata dal Maestro Gianfranco Grisi. Durante lo spettacolo abbiamo avuto modo di scoprire che questo curioso strumento, costituito da due "ottave" di bicchieri di cristallo riempiti in varia misura da acqua e posti sopra una cassa di risonanza, ha avuto un ruolo più importante di quanto si possa supporre nella tradizione musicale classica, essendo lo strumento originariamente indicato per l'esecuzione di molte importanti partiture, come l'aria "Il dolce suono" dalla Lucia di Lammermoor di Donizetti. Nella maggior parte dei casi questi brani vengono eseguiti con strumenti sostitutivi, come il flauto traverso, ma il risultato che si ottiene con la glassharmonica è vermanete unico! Chissà quanti altri brani nel corso del tempo sono stati modificati per ragioni di opportunità, e quanti altri strumenti sono così immeritatamente trascurati o dimenticati...
In più occasioni il Maestro Grisi ha anche creato con le sue improvvisazioni l'accompagnamento ideale alle poesie recitate con passione da Pamela Villoresi, con un effetto complessivo straordinario.
Solo dopo alcuni brani si è inserito nel ritmo dello spettacolo Giorgio Apollonia, giornalista ed esperto musicologo, che ha introdotto i temi e guidato l'ascolto di musiche e poesie.
Nel complesso questa miscela di espressioni complementari ma in qualche modo "contigue" ha affascinato e commosso sia il pubblico che gli stessi artisti: evidente l'emozione di Linda durante l'esecuzione di "Alfonsina y el mar", di A.Ramirez.
Sarebbe sicuramente un peccato se un simile spettacolo rimanesse un "unicum" nel contesto del festival nolese... Ed infatti questo evento si propone come il primo di tre appuntamenti che nel corso dei prossimi anni esploreranno i vari aspetti del mare come compagno di navigatori ed esporatori, mezzo di viaggio e tramite verso terre promesse, vere o astratte.

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