lunedì 5 agosto 2013

LA NOTTE DEI CONCERTI




















Il programma presentato dall’“Accademia del Ricercare” propone musiche del Barocco Italiano e Tedesco tra il 1600 ed il 1700. Il filo conduttore dell’intero concerto è il popolare tema della Follia di Spagna, un basso ostinato di origine spagnola su cui molti famosi compositori si sono cimentati componendo molteplici variazioni. Verranno presentate le “Follie” di Andrea Falconiero, Antonio Vivaldi, e la versione scritta appositamente per flauto di Johann Christian Schickardt. Le altre sonate o concerti del programma appartengono a Corelli e allo stesso Vivaldi, e presentano movimenti di particolare caratterizzazione, che ben si adattano all’espressività e alla varietà delle follie. Tali opere rientrano inoltre in quella particolare prassi, tipica dell’epoca barocca, detta anche “arte della trascrizione”, e cioè nel riadattare partiture per organici diversi nella tessitura idonea degli strumenti a fiato.

L’Accademia del Ricercare è un’associazione di musicisti specializzati nell’esecuzione della musica antica (sec. X-XVIII), nata con l’intento di recuperarne e diffonderne la pratica e la cultura. In oltre quindici anni di attività il gruppo, nelle sue diverse formazioni ha effettuato più di 600 concerti ed è stato invitato ad esibirsi per importanti istituzioni musicali, festival nazionali ed internazionali di alto livello: (Bruges Festival Internazionale delle Fiandre, Festival de La Chaise Dieu, Lens Festival Contrepoints, Bolzano Festival, Università di Leon Spagna, I Concerti dell’Accademia Ravenna, Festival di Musica Antica Graz, Festival de Musica Espanola de Madrid, Festival de la Laguna Tenerife, Festival Internacional de Musica de Galicia, Festival Internacional de Musica y Danza de Granata, Festival de Musique et Renaissance di Parigi Ecouen, Antiqua BZ, Canto delle Pietre Regione Lombardia e Regione Piemonte, S. Sempliciano a Milano, Genova, Firenze, Campobasso, Viadana, Stresa, Noto, Brindisi, Pantelleria, Kiel, Amburgo, Barcellona, Alberville, Barcellonet, Motril, ecc...) riscuotendo, ovunque si sia proposta, ottimi consensi di pubblico e di critica. Recentemente è stata chiamata dal Governo delle Canarie per la realizzazione di un CD con musiche di D. Duron (maestro di Cappella nella cattedrale di S. Las Palmas). L’Accademia del Ricercare ha finora realizzato dodici registrazioni su CD (edite e distribuite sul mercato internazionale dalla Brilliant, Tactus, Stradivarius ) il cui successo è confermato dai notevoli volumi di vendita quanto dalle recensioni pubblicate sulle maggiori riviste del settore in Europa. L’Accademia del Ricercare collabora permanentemente con i migliori musicisti europei specialisti nell’esecuzione della musica tardo-rinascimentale o barocca, i quali vantano individualmente curriculum di prestigio (Cappella Real de Catalunia, J. Savall, K. Boeke, A. Curtis,
F. Bruggen, ecc...).


La produzione artistica de la Paranza del Geco è frutto del continuo lavoro di ricerca e di studio delle tradizioni popolari del Sud Italia ed è caratterizzata da una forte sperimentazione e commistione di diversi stili e linguaggi espressivi legati alle più disparate forme di spettacolo e performance, sia contemporanei che tradizionali, nonchè ai contesti artistici più svariati e apparentemente distanti tra loro: dalla rassegna teatrale al festival musicale etnico e folk, dalla festa popolare patronale ai festival buskers e di teatro di strada, riuscendo sempre a mantenere nelle proprie esibisioni un alto livello di spontaneità artistica e di coinvolgimento del pubblico. Tutti gli spettacoli di questo colorato e variopinto ensemble, ambasciatore sotto le Alpi di pizziche, tarantelle, tammurriate & co., ricreano fedelmente l’atmosfera delle più coinvolgenti feste popolari del Sud Italia, coniugando il valore culturale della ricerca e della riproposa all’energia ed alla forza dinamica di performance di alto livello artistico. Un’occasione unica di venire a contatto con una cultura considerata ormai lontana, ma in realtà solida componente del nostro retroscena culturale.


Fondata da Simone Campa, attuale direttore artistico e musicista della compagnia, la Paranza del Geco oggi conta tra le sue fila una trentina di artisti tra musicisti, cantanti, percussionisti, attori, danzatori, performers ed artisti di strada. Con i suoi spettacoli ripropone l’atmosfera delle più coinvolgenti
feste popolari del Sud, garantendo performance di altissimo valore culturale, grazie all’approfondito lavoro
di ricerca, e di grande energia e forza dinamica, grazie all’esperienza professionale dei componenti nell’ambito
della musica e della danza. Il concerto è uno spettacolo carico di energia vitale, corporea, dinamica, in cui artisti tra musicisti, cantanti, danzatrici e maschere danno vita ad un mix esplosivo di musiche tradizionali del Sud.


Momenti di pura festa popolare, sceneggiata napoletana e commedia dell’arte, splendide voci femminili, percussioni ostinate e dirompenti guideranno il pubblico ad abbandonarsi agli incalzanti e saltellanti ritmi del nostro Sud, rivisti e conditi dall’irrefrenabile fervore creativo degli artisti di Paranza. Un concerto da ballare e da vivere. Un concerto magico e suggestivo per una notte Attarantàta! Accompagnati da strumenti popolari originali, i musicisti del gruppo guideranno il pubblico ad abbandonarsi alla piacevole euforia dei ritmi veloci ed incalzanti delle più belle tarantelle tradizionali, alternate a canti originali, in un affascinante viaggio tra Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia. Dal Salento, tacco d’Italia, terra di passaggio e di continui scambi fra oriente e occidente, la vorticosa e scatenata pizzica pizzica salentina, antica danza terapeutica utilizzata per la cura dei “tarantati”, indiavolate e coinvolgenti tarantelle siciliane, sensuali e veloci tarantelle calabresi, danze di duello e corteggiamento, ed ancora estatiche ed ipnotiche tammurriate napoletane, legate ad antichissime ritualità di origine greco-romana, soffritte con piccanti arrangiamenti arditamente in bilico tra progressive folk e sonorità arcaiche.

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