venerdì 30 agosto 2013

Sabato 31 agosto. Il coro dell'opera di Parma


Il Nolimusicafestival 2013 si chiude con uno dei concerti più importanti di tutta l'estate ligure. Arriverà infatti, sabato 31 agosto a Noli, in piazza del Comune alle 21, il Coro dell'opera di Parma che proporrà al pubblico un omaggio a Giuseppe Verdi.
Spiega Matteo Peirone, direttore artistico della sezione lirica del festival: «Quando si pensa a Verdi si pensa a Parma, alla sua passione per la lirica. E si pensa al suo teatro: il Regio. Il palcoscenico più esigente e più verdiano d'Italia e, probabilmente, del mondo. In esclusiva per il nostro Festival arriverà dunque il coro di quel teatro, diretto dal maestro Martino Faggiani, forgiatore di voci e di suoni. Il più celebre coro verdiano, dunque, chiude il Festival proprio nell'anno di Giuseppe Verdi».

Il Coro dell'opera ha fatto il suo debutto come coro del Festival Verdi in occasione della serata finale del Concorso internazionale Maria Callas-Nuove voci per Verdi, organizzato dalla RAI Radiotelevisione italiana con la Fondazione Verdi Festival, trasmessa in diretta televisiva da RAI Tre. Quindi ha partecipato a tutte le produzioni liriche prodotte dal Verdi Festival nell’anno del centenario verdiano: Un ballo in maschera, Il trovatore, Rigoletto, La traviata e Macbeth di Giuseppe Verdi, Norma di Vincenzo Bellini. Il complesso è caratterizzato da una forte duttilità di organico, da 24 elementi a oltre 100, come coro sinfonico. Oltre al repertorio costituito dalle maggiori partiture operistiche degli autori italiani dell’Ottocento, il Coro del Teatro Regio di Parma affronta lavori sinfonici e sacri, quali i Requiem di Mozart, Verdi, Brahms e Cherubini, i Quattro pezzi sacri di Verdi, i Carmina Burana di Orff, la Sinfonia n. 9 in re minore di Beethoven, il Gloria in re maggiore di Vivaldi, La Creazione di Haydn, il Magnificat di Bach, la Messa in do minore e la Messa in do maggiore di Mozart, la Petite messe solennelle di Rossini, l’Oedipus rex di Stravinskij. La morte di Klinghof-fer di Adams e Il processo di Colla hanno visto il coro impegnato anche nel repertorio contemporaneo. Infine, con la rassegna “Vox, musica per il coro”, la compagine corale del Teatro Regio di Parma si è aperta anche al repertorio sacro a cappella, spaziando dal Rinascimento fino ai nostri giorni.

Martino Faggiani
Nato a Roma, ha studiato pianoforte con Franco Medori, composizione con Nazario Bellandi e clavicembalo con Paola Bernardi. Si è diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia e ha iniziato l’attività professionale nel 1980 come direttore di varie formazioni corali. Nel 1992 è divenuto assistente di Norbert Balatsch, direttore del Coro dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, e per sei anni consecutivi ha affiancato il Maestro, coadiuvandolo in tutte le produzioni e dirigendone molte in prima persona. Nel medesimo periodo ha diretto il Coro giovanile di Santa Cecilia,creato da Bruno Cagli, collaborando con direttori quali Chung, Gatti, Sinopoli, Prêtre, Spivakov, Oren, Scimone, Gelmetti, Mazzola, Biondi, Alessandrini e altri, e incidendo per la prestigiosa casa discografica OPUS 111. Tra i suoi maggiori successi, l’esecuzione di Oedipus Rex con Gianluigi Gelmetti, l’Aida al Teatro San Carlo di Napoli, Novae de infinito laudes di Henze e recentemente la tournée italiana della Juditha triumphans di Vivaldi diretta da Alessandro de Marchi. Nel settembre 2000 diventa Maestro del Coro del Festival Verdi e dalla Stagione Lirica 2001-02 è il Maestro del Coro del Teatro Regio di Parma.

sabato 24 agosto 2013



















Il Coro dell'opera ha fatto il suo debutto come coro del Festival Verdi in occasione della serata finale del Concorso internazionale Maria Callas-Nuove voci per Verdi, organizzato dalla RAI Radiotelevisione italiana con la Fondazione Verdi Festival, trasmessa in diretta televisiva da RAI Tre. Quindi ha partecipato a tutte le produzioni liriche prodotte dal Verdi Festival nell’anno del centenario verdiano: Un ballo in maschera, Il trovatore, Rigoletto, La traviata e Macbeth di Giuseppe Verdi, Norma di Vincenzo Bellini. Il complesso è caratterizzato da una forte duttilità di organico, da 24 elementi a oltre 100, come coro sinfonico. Oltre al repertorio costituito dalle maggiori partiture operistiche degli autori italiani dell’Ottocento, il Coro del Teatro Regio di Parma affronta lavori sinfonici e sacri, quali i Requiem di Mozart, Verdi, Brahms e Cherubini, i Quattro pezzi sacri di Verdi, i Carmina Burana di Orff, la Sinfonia n. 9 in re minore di Beethoven, il Gloria in re maggiore di Vivaldi, La Creazione di Haydn, il Magnificat di Bach, la Messa in do minore e la Messa in do maggiore di Mozart, la Petite messe solennelle di Rossini, l’Oedipus rex di Stravinskij. La morte di Klinghof-fer di Adams e Il processo di Colla hanno visto il coro impegnato anche nel repertorio contemporaneo. Infine, con la rassegna “Vox, musica per il coro”, la compagine corale del Teatro Regio di Parma si è aperta anche al repertorio sacro a cappella, spaziando dal Rinascimento fino ai nostri giorni.


Martino Faggiani Nato a Roma, ha studiato pianoforte con Franco Medori, composizione con Nazario Bellandi e clavicembalo con Paola Bernardi. Si è diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia e ha iniziato l’attività professionale nel 1980 come direttore di varie formazioni corali. Nel 1992 è divenuto assistente di Norbert Balatsch, direttore del Coro dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, e per sei anni consecutivi ha affiancato il Maestro, coadiuvandolo in tutte le produzioni e dirigendone molte in prima persona. Nel medesimo periodo ha diretto il Coro giovanile di Santa Cecilia,creato da Bruno Cagli, collaborando con direttori quali Chung, Gatti, Sinopoli, Prêtre, Spivakov, Oren, Scimone, Gelmetti, Mazzola, Biondi, Alessandrini e
altri, e incidendo per la prestigiosa casa discografica OPUS 111. Tra i suoi maggiori successi, l’esecuzione di Oedipus Rex con Gianluigi Gelmetti, l’Aida al Teatro San Carlo di Napoli, Novae de infinito laudes di Henze e recentemente la tournée italiana della Juditha triumphans di Vivaldi diretta da Alessandro de Marchi. Nel settembre 2000 diventa Maestro del Coro del Festival Verdi e dalla Stagione Lirica 2001-02 è il Maestro del Coro del Teatro Regio di Parma. 


sabato 17 agosto 2013

CARLOS GOICOECHEA



Carlos Goicoechea: nato a Burgos nel 1991, è stato un artista attivo dai suoi primi recital e concerti con orchestra del 2002. Il suo programma di concerto lo ha portato in molti importanti teatri e festival della Spagna suonando all’“Auditorium Nazionale della Musica” e all’“Auditorium Conde Duque” di Madrid, all’“Auditorium Miguel Delibes” di Valladolid, all’“Euskalduna Palace” e al “Teatro Arriaga” di Bilbao, al “Teatro Maestranza” di Siviglia, all’“Auditorium di Albacete”, al “Getxo Antxokia”, al “Teatro Principale di Burgos”, alla “Sala della Società Filarmonica” di Burgos,
all’“Auditorium Consiliare” di Malaga, ecc. Ha anche preso parte a importanti festival come il Festival Internazionale di Segovia, il Festival Pianistico “Rafael Orozco” di Cordoba, il Musical Summertime di Burgos, il “Musicals Capriccios” di Comillas, i Concerti Autunnali di Getxo, i Concerti Classici di Getxo, i Concerti di Primavera di Basauri e anche molti altri per giovani artisti. Sin dalla giovane età ha iniziato a esibirsi con orchestre come l’Orchestra Sinfonica Statale di Mosca, l’Orchestra Sinfonica di Castiglia e León, l’Orchestra Sinfonica di Bilbao (BOS), l’Orchestra da Camera della Fondazione Caja Duero, l’Orchestra Sinfonica di Vizcaya (BIOS), l’Orchestra Presjovem, la Banda Sinfonica di Albacete, ecc. sotto la direzione di Dmitri Orlov, Alejandro Posada, Gérard Caussé, Ana Uriarte, Pablo Mielgo, ed essendosi esibito con loro nelle più prestigiose sale da concerto di Madrid, Siviglia, Cordoba, Segovia, Valladolid, Salamanca, Burgos, Bilbao, Albacete, ecc. Primo premio e premio per la migliore interpretazione di Beethoven durante la Albacete Competition nella sua XXIX edizione (la più importante competizione nazionale di Spagna), è stato anche premiato con un gran numero di primi premi in competizioni nazionali comprese in particolare l’“Infanta Cristina” Competition in due diverse categorie (2002 e 2006), il Premio Steinway, per il quale ha rappresentato la Spagna al Festival Steinway nel 2002 alla Musikhalle di Amburgo, il Premio della Città di Berga (Barcellona) e il Premio dell’Associazione dei Compositori Catalani, della Fondazione “Don Juan de Borbon”, della Competizione Pianistica “Marisa Montiel” della Città di Linares, ecc. Carlos ha iniziato i suoi studi musicali al Conservatorio “Juan de Antxieta” di Bilbao con la pianista polacca Barbara Rutkowska all’età di 8 anni. In seguito ha studiato al Conservatorio “Juan Crisostomo Arriaga” di Bilbao con Agustin Vergara e si è laureato al Conservatorio Superiore di Salamanca all’età di 17 anni, 6 anni prima del normale. E’ stato studente del pianista russo Sergei Yerokhin per 8 anni. Dopo essersi laureato, ha preso lezioni da Grigory Gruzman a Francoforte e da Josep Colom e Imre Rohmann all’Università di Alcala de Henares (Madrid). Attualmente sta perseguendo un master alla Mozarteum University di Salisburgo (Austria) avendo come insegnante Imre Rohmann. Inoltre sta perseguendo un altro master di Fortepiano alla Mozarteum University, con Wolfgang Brunner. E’ un artista del Davidsbündler Project, con cui collabora partecipando a corsi di perfezionamento con alcuni dei più prominenti pianisti e insegnanti come Aldo Ciccolini, Jacques Rouvier, Vladimir Ovchinnikov, Boris Berman, Cordelia Höfer, Akiko Ebi, ecc. Le
sue registrazioni professionali sono state trasmesse in diretta alla radio e in televisione, inclusa RTVE, e ad uno studio di registrazione per l’Archivio Storico della Radio Nazionale Spagnola di Musica Classica. Durante l’ultimo anno ha studiato, attraverso i manoscritti rimasti, la musica del compositore spagnolo Antonio Jose (amico di Federico Garcia Lorca, Premio Nazionale della Musica nel 1932, e giustiziato tramite fucilazione all’inizio della guerra civile spagnola) registrando un CD con diversi pezzi mai pubblicati chiamato “Il canto del dolore”. Nel 2013 ha presentato a Parigi un CD intitolato “Hexameron”, registrato con l’etichetta tedesca MDG. 

lunedì 12 agosto 2013

CESAR FRANCK DUO



















Francesco De Angelis: primo violino di spalla e violino solista del Teatro alla Scala e della Filarmonica della Scala, si è imposto come uno dei musicisti di maggiore talento del panorama musicale internazionale, molto apprezzato dalla critica e dal pubblico. Le sue esecuzioni sono caratterizzate da un inconfondibile suono romantico che esprime il culto del bel canto, unito al rigore della grande tradizione strumentale mitteleuropea. Inizia lo studio del violino a sei anni con Giovanni Leone, erede della grande scuola di Pablo Sarasate. Partecipa giovanissimo a una delle più importanti manifestazioni musicali italiane, la “Rassegna giovani violinisti” Città di Vittorio Veneto, vincendo il primo premio per tre volte negli anni 1982, 1984 e 1985. Su suggerimento del solista Jean-Jacques Kantorow entra nella “Académie de Musique Tibor Varga” di Sion (Svizzera), dove inizia il perfezionamento seguito dal Maestro Tibor Varga. A diciannove anni vince il posto di Concertino dei primi violini nell’Orchestra del Teatro alla Scala. Nel 1993 vince il 1° premio, assegnato all’unanimità, al 21° Concorso Nazionale di Violino, Città di Vittorio Veneto. Nel 1995 Francesco De Angelis vince l’audizione come Primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia. Nel 1998, al concorso internazionale per Primo violino di spalla del Teatro alla Scala, viene scelto da Riccardo Muti per ricoprire il ruolo nell’Orchestra del Teatro alla Scala e nella Filarmonica della Scala. Ha collaborato con i più grandi direttori d’orchestra, tra i quali: Daniel Barenboim, Gary Bertini, Semyon Bychkov, Riccardo Chailly, Myung-Whun Chung, Colin Davis, Rafael Frühbeck de Burgos, Charles Dutoit, Gianandrea Gavazzeni, Valery Gergiev, Carlo Maria Giulini, Paavo Järvi, Lorin Maazel, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Gennady Rozhdestvensky, Wolfgang Sawallisch, Georg Solti, Jeffrey Tate e Yuri Temirkanov. Ha partecipato al progetto in sostegno della pace “Le Vie dell’Amicizia” del Ravenna Festival e ha suonato con la Filarmonica della Scala, sotto la direzione di Riccardo Muti, in alcune città simbolo come Sarajevo (luglio 1997), Beirut (luglio 1998), Gerusalemme (luglio 1999), New York (a Ground Zero, nel primo anniversario della caduta delle Torri gemelle settembre 2002) e Damasco (luglio 2004). Nel 2003 è stato invitato personalmente da Valery Gergiev a San Pietroburgo e a Mosca come unico rappresentante italiano nella “World Orchestra for Peace”. Come solista ha suonato in alcune tra le più prestigiose sale da concerto del mondo, tra le quali Gasteig di Monaco di Baviera, Bachzaal di Amsterdam, Conservatorio di Parigi, Rockfeller Center e Guggenheim Museum di New York, Reiss-Engelhorn Museo di Mannheim. Si è esibito con l’Orchestra di Euskadi, la “Tibor Varga” Chamber Orchestra, l’Orchestra di Padova e del Veneto, al Teatro alla Scala con la Filarmonica della Scala, sotto la direzione
di Riccardo Muti. Nella stagione 2005-06 della Filarmonica della Scala ha eseguito il Concerto in la min, op.
82 di Glazunov sotto la direzione di Semyon Bychkov, ottenendo uno straordinario successo di pubblico e il consenso della critica. Altrettanto intensa è la sua attività nel campo della musica da camera con solisti di prestigio, tra i quali Lang Lang, Enrico Dindo, Massimo Quarta, Jean-Jacques Kantorow, Tibor Varga e i Solisti dei Wiener Philharmoniker. È docente al Conservatorio Superiore di Losanna (sito di Sion - CH) e tiene masterclasses in Francia, Giappone, Italia, Svizzera e Stati Uniti. Francesco De Angelis suona il violino Stradivari Maréchal Berthier, ex Napoleone del 1716, gentilmente concesso dalla Fondazione Pro Canale di Milano.


Roberto Paruzzo: nato a Milano, compie i suoi studi di Pianoforte e Composizione al Conservatorio “G. Verdi” diplomandosi con il massimo dei voti, lode e menzione “ad honorem” sotto la guida di Paolo Bordoni. Successivamente si perfeziona dieci anni con Franco Gei, allievo di Arturo Benedetti Michelangeli, Pier Narciso Masi, György Sebok, Karl-Heinz Kämmerling, Charles Rosen e Kendall Taylor (Principal del Royal College di Londra). Durante questi anni di formazione partecipa a numerosi concorsi pianistici risultando il vincitore assoluto della 24ª Coppa Pianisti d’Italia di Osimo, del 16° Concorso “Città di Albenga” e dei concorsi di Mantova, Genova, Stresa, Monza e Venezia (premio speciale “Premio Venezia 1992”).
Inizia la sua attività solistica presentandosi in alcuni tra i più importanti teatri italiani ed esteri quali il Gran Teatro La Fenice e Goldoni di Venezia, Teatro del Bibiena di Mantova, Teatro Donizetti di Bergamo, Teatro Nuovo di Udine, Auditorium Haydn di Bolzano, Teatro Sociale di Trento, Teatro Filarmonico e Teatro Nuovo di Verona, Volkhaus di Zurigo, Theater National di Berna, Theater Basel, Theater Montforthaus di Feldkirch, Teatro di Coira e Locarno, Stadtstheater di Schaffausen, Theater Montforthaus di Feldkirch, Stadtshalle di Balingen, Hebbel-Theatre di Berlino, Teatro di Istanbul, St. Michaelis di Amburgo, Duke’s Hall di Londra, Teatro dell’Ambasciata d’Italia a Parigi, Drama Theater di Hong-Kong e numerosi altri. Dal 1995 collabora con importanti società concertistiche quali La Società dei Concerti e Serate Musicali di Milano, Società dei Concerti di Cremona, Accademia I Filarmonici di Verona, Teatri S.p.A di Treviso, Amici della Musica di Mestre, Maggio Musicale Fiorentino, Accademia Tadini di Lovere, Accademia Filarmonica Romana, Amici della Musica di Modena, Associazione “A. Scarlatti” di Napoli, Festival Internazionale delle Nazioni di Città di Castello, Lyceum di Catania, Amici della Musica di Palermo, Gioventù Musicale d’Italia etc. Tra i suoi recenti impegni spiccano il tour con l’Orchestra “Haydn” di Bolzano e Trento diretta da Johannes Wildner con il 3° Concerto di Beethoven, i Concerti di Mozart eseguiti al Concertgebow di Bruges, Teatro de Singel di Anversa, Teatro Royal di Bruxelles e Sala Verdi del Conservatorio di Milano con l’Or chestra Sinfonica delle F iandre diretta da Da vid Angus, l’esecuzione dei Concerti di Beethoven e Liszt al Teatro dell’Opera de Nice, all’Auditorium “C. Pollini” di Padova ed al Teatro “Da Ponte” di Vittorio Veneto sotto la direzione di Yuri Simonov e Zsolt Hamar, i concerti con le Orchestre Sinfoniche di Udine e Bergamo condotte da Tiziano Severini e Fabrizio Carminati e la stretta collaborazione con I Virtuosi Italiani diretti da Corrado Rovaris. A seguito di questi concerti alcune tra le più prestigiose testate giornalistiche italiane (Corriere della Sera, Il Giornale, La Stampa etc.) gli dedicano ampi spazi con critiche molto lusinghiere: “...Paruzzo ha rivelato straordinarie doti interpretative tutte sorrette da un suono pianistico epifania di una sensibilità musicale non comune. Ogni frase, ogni dettaglio, ogni figurazione anche quelle linguisticamente più legate al repertorio tecnico pianistico, rivelano sotto le dita di Paruzzo l’arcano della loro ispirazione poetica...” (Auditorium Haydn, Bolzano). Molto attivo anche nel repertorio da camera, vanta numerose collaborazioni con alcuni tra i più importanti artisti del panorama concertistico internazionale (Norbert Brainin, Salvatore Accardo, Bruno Giuranna, Rocco Filippini, Franco Petracchi, Antony Pay, Peter-Lukas Graf, Sergio Azzolini etc.), conosciuti attraverso la decennale collaborazione in qualità di assistente con l’Accademia “W. Stauffer” di Cremona, il Campus Internazionale di Sermoneta e l’Accademia Chigiana di Siena. Dal 2007 collabora con Francesco De Angelis, Konzertmeister del Teatro alla Scala, con il quale si è esibito in Europa e Sud America partecipando anche ad importanti trasmissioni televisive e radiofoniche. Di recente publicazione ricordiamo i due CD per la rivista musicale Amadeus con i solisti del Teatro alla Scala e le registrazioni alla NDR di Amburgo edite dalla casa editrice tedesca Ambitus. Ha inoltre registrato per la RAI, LA7, RTSI, SKY e per l’etichetta discografica Concerto. Tiene regolarmente masterclasses in Italia e all’estero. Lo scorso anno è stato invitato come docente in Brasile in occasione del Festival Internacional de Mùsica Erudita; in questa occasione si è inoltre esibito con Francesco De Angelis al São Paulo Museum of Art (produzione Art Invest). È Docente di Pianoforte Principale presso il Conservatorio “L. Perosi” di Campobasso e collabora con il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara in qualità di docente dei corsi pre-accademici di Pianoforte.

venerdì 9 agosto 2013

Sabato 10 agosto. Notte dei concerti.

Due straordinari concerti – uno barocco, l'altro di musica tradizionale  –, si svolgeranno a Noli  sabato 10 agosto per la ormai tradizionale “Notte dei concerti”. Il doppio concerto è contenuto nel cartellone Nolimusicafestival. Alle 21 nella chiesa di San Paragorio sarà in programma il concerto “Follie barocche” a cura dell'Accademia del Ricercare. Alle 22,30, invece, in Piazza Chiappella sarà la volta della “Notte della taranta” a cura della Paranza del Geco.
Gli spettatori potranno scegliere un concerto oppure due. Il biglietto per il concerto singolo costa 12 euro, quello per il concerto doppio 20 euro.

Accademia del Ricercare
Il programma presentato dall’Accademia del Ricercare propone musiche del barocco italiano e tedesco tra 600 e 700. Il filo conduttore dell’intero concerto è il popolare tema della Follia di Spagna, un basso ostinato di origine spagnola su cui molti famosi compositori si sono cimentati componendo molteplici variazioni. Verranno presentate le “Follie” di Andrea Falconiero, Antonio Vivaldi, e la versione scritta appositamente per flauto di Johann Christian Schickardt. Le altre sonate o concerti del programma appartengono a Corelli e allo stesso Vivaldi, e presentano movimenti di particolare caratterizzazione, che ben si adattano all’espressività e alla varietà delle follie. Tali opere rientrano inoltre in quella particolare prassi, tipica dell’epoca barocca, detta anche “arte della trascrizione”, e cioè nel riadattare partiture per organici diversi nella tessitura idonea degli strumenti a fiato.
Questa la formazione: Lorenzo Cavasanti, Manuel Staropoli (flauti), Enrico Federici (violoncello), Ugo Nastrucci (tiorba e chitarra barocca) e Claudia Ferrero (clavicembalo).


L’Accademia del Ricercare è un’associazione di musicisti specializzati nell’esecuzione della musica antica (sec. X-XVIII), nata con l’intento di recuperarne e diffonderne la pratica e la cultura. In oltre quindici anni di attività il gruppo, nelle sue diverse formazioni ha effettuato più di 600 concerti ed è stato invitato ad esibirsi per importanti istituzioni musicali, festival nazionali ed internazionali di alto livello riscuotendo, ovunque si sia proposta, ottimi consensi di pubblico e di critica. Recentemente è stata chiamata dal Governo delle Canarie per la realizzazione di un CD con musiche di D. Duron (maestro di Cappella nella cattedrale di S. Las Palmas).
L’Accademia del Ricercare ha finora realizzato dodici registrazioni su CD (edite e distribuite sul mercato internazionale dalla Brilliant, Tactus, Stradivarius ) il cui successo è confermato dai notevoli volumi di vendita quanto dalle recensioni pubblicate sulle maggiori riviste del settore in Europa. L’Accademia del Ricercare collabora permanentemente con i migliori musicisti europei specialisti nell’esecuzione della musica tardo-rinascimentale o barocca.

La Paranza del Geco
La produzione artistica de la Paranza del Geco è frutto del continuo lavoro di ricerca e di studio delle tradizioni popolari del Sud Italia ed è caratterizzata da una forte sperimentazione e commistione di diversi stili e linguaggi espressivi legati alle più disparate forme di spettacolo e performance, sia contemporanei che tradizionali, nonchè ai contesti artistici più svariati e apparentemente distanti tra loro: dalla rassegna teatrale al festival musicale etnico e folk, dalla festa popolare patronale ai festival buskers e di teatro di strada, riuscendo sempre a mantenere nelle proprie esibisioni un alto livello di spontaneità artistica e di coinvolgimento del pubblico. Tutti gli spettacoli di questo colorato e variopinto ensemble, ambasciatore sotto le Alpi di pizziche, tarantelle, tammurriate & co., ricreano fedelmente l’atmosfera delle più coinvolgenti feste popolari del Sud Italia, coniugando il valore culturale della ricerca e della riproposa all’energia ed alla forza dinamica di performance di alto livello artistico. Un’occasione unica di venire a contatto con una cultura considerata ormai lontana, ma in realtà solida componente del nostro retroscena culturale.



Il concerto rientra nella sezione del festival dedicata alla musica “tradizionale” diretto da Claudio Massola.

lunedì 5 agosto 2013

LA NOTTE DEI CONCERTI




















Il programma presentato dall’“Accademia del Ricercare” propone musiche del Barocco Italiano e Tedesco tra il 1600 ed il 1700. Il filo conduttore dell’intero concerto è il popolare tema della Follia di Spagna, un basso ostinato di origine spagnola su cui molti famosi compositori si sono cimentati componendo molteplici variazioni. Verranno presentate le “Follie” di Andrea Falconiero, Antonio Vivaldi, e la versione scritta appositamente per flauto di Johann Christian Schickardt. Le altre sonate o concerti del programma appartengono a Corelli e allo stesso Vivaldi, e presentano movimenti di particolare caratterizzazione, che ben si adattano all’espressività e alla varietà delle follie. Tali opere rientrano inoltre in quella particolare prassi, tipica dell’epoca barocca, detta anche “arte della trascrizione”, e cioè nel riadattare partiture per organici diversi nella tessitura idonea degli strumenti a fiato.

L’Accademia del Ricercare è un’associazione di musicisti specializzati nell’esecuzione della musica antica (sec. X-XVIII), nata con l’intento di recuperarne e diffonderne la pratica e la cultura. In oltre quindici anni di attività il gruppo, nelle sue diverse formazioni ha effettuato più di 600 concerti ed è stato invitato ad esibirsi per importanti istituzioni musicali, festival nazionali ed internazionali di alto livello: (Bruges Festival Internazionale delle Fiandre, Festival de La Chaise Dieu, Lens Festival Contrepoints, Bolzano Festival, Università di Leon Spagna, I Concerti dell’Accademia Ravenna, Festival di Musica Antica Graz, Festival de Musica Espanola de Madrid, Festival de la Laguna Tenerife, Festival Internacional de Musica de Galicia, Festival Internacional de Musica y Danza de Granata, Festival de Musique et Renaissance di Parigi Ecouen, Antiqua BZ, Canto delle Pietre Regione Lombardia e Regione Piemonte, S. Sempliciano a Milano, Genova, Firenze, Campobasso, Viadana, Stresa, Noto, Brindisi, Pantelleria, Kiel, Amburgo, Barcellona, Alberville, Barcellonet, Motril, ecc...) riscuotendo, ovunque si sia proposta, ottimi consensi di pubblico e di critica. Recentemente è stata chiamata dal Governo delle Canarie per la realizzazione di un CD con musiche di D. Duron (maestro di Cappella nella cattedrale di S. Las Palmas). L’Accademia del Ricercare ha finora realizzato dodici registrazioni su CD (edite e distribuite sul mercato internazionale dalla Brilliant, Tactus, Stradivarius ) il cui successo è confermato dai notevoli volumi di vendita quanto dalle recensioni pubblicate sulle maggiori riviste del settore in Europa. L’Accademia del Ricercare collabora permanentemente con i migliori musicisti europei specialisti nell’esecuzione della musica tardo-rinascimentale o barocca, i quali vantano individualmente curriculum di prestigio (Cappella Real de Catalunia, J. Savall, K. Boeke, A. Curtis,
F. Bruggen, ecc...).


La produzione artistica de la Paranza del Geco è frutto del continuo lavoro di ricerca e di studio delle tradizioni popolari del Sud Italia ed è caratterizzata da una forte sperimentazione e commistione di diversi stili e linguaggi espressivi legati alle più disparate forme di spettacolo e performance, sia contemporanei che tradizionali, nonchè ai contesti artistici più svariati e apparentemente distanti tra loro: dalla rassegna teatrale al festival musicale etnico e folk, dalla festa popolare patronale ai festival buskers e di teatro di strada, riuscendo sempre a mantenere nelle proprie esibisioni un alto livello di spontaneità artistica e di coinvolgimento del pubblico. Tutti gli spettacoli di questo colorato e variopinto ensemble, ambasciatore sotto le Alpi di pizziche, tarantelle, tammurriate & co., ricreano fedelmente l’atmosfera delle più coinvolgenti feste popolari del Sud Italia, coniugando il valore culturale della ricerca e della riproposa all’energia ed alla forza dinamica di performance di alto livello artistico. Un’occasione unica di venire a contatto con una cultura considerata ormai lontana, ma in realtà solida componente del nostro retroscena culturale.


Fondata da Simone Campa, attuale direttore artistico e musicista della compagnia, la Paranza del Geco oggi conta tra le sue fila una trentina di artisti tra musicisti, cantanti, percussionisti, attori, danzatori, performers ed artisti di strada. Con i suoi spettacoli ripropone l’atmosfera delle più coinvolgenti
feste popolari del Sud, garantendo performance di altissimo valore culturale, grazie all’approfondito lavoro
di ricerca, e di grande energia e forza dinamica, grazie all’esperienza professionale dei componenti nell’ambito
della musica e della danza. Il concerto è uno spettacolo carico di energia vitale, corporea, dinamica, in cui artisti tra musicisti, cantanti, danzatrici e maschere danno vita ad un mix esplosivo di musiche tradizionali del Sud.


Momenti di pura festa popolare, sceneggiata napoletana e commedia dell’arte, splendide voci femminili, percussioni ostinate e dirompenti guideranno il pubblico ad abbandonarsi agli incalzanti e saltellanti ritmi del nostro Sud, rivisti e conditi dall’irrefrenabile fervore creativo degli artisti di Paranza. Un concerto da ballare e da vivere. Un concerto magico e suggestivo per una notte Attarantàta! Accompagnati da strumenti popolari originali, i musicisti del gruppo guideranno il pubblico ad abbandonarsi alla piacevole euforia dei ritmi veloci ed incalzanti delle più belle tarantelle tradizionali, alternate a canti originali, in un affascinante viaggio tra Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia. Dal Salento, tacco d’Italia, terra di passaggio e di continui scambi fra oriente e occidente, la vorticosa e scatenata pizzica pizzica salentina, antica danza terapeutica utilizzata per la cura dei “tarantati”, indiavolate e coinvolgenti tarantelle siciliane, sensuali e veloci tarantelle calabresi, danze di duello e corteggiamento, ed ancora estatiche ed ipnotiche tammurriate napoletane, legate ad antichissime ritualità di origine greco-romana, soffritte con piccanti arrangiamenti arditamente in bilico tra progressive folk e sonorità arcaiche.

giovedì 1 agosto 2013

Lanzini e Montomoli presentano “Bell'Italia” al Nolimusicafestival



Un duo d'eccezione si esibirà, domani venerdì 2 agosto, nell'ambito del Nolimusicafestival. Si tratta di Giovanni Lanzini al clarinetto e Fabio Montomoli alla chitarra. In programma brani di Francesco Iannitti, Nicolò Paganini, Gioachino Rossini, Giacomo Puccini e una selezione di celebri melodie partnopee. Il titolo del concerto è esemplificativo: “Bell'Italia. Il bel canto italiano tra canzone napoletana, opera e trascrizioni virtuosistiche”. Il concerto si svolgerà nel Chiostro del Real Collegio Carlo Alberto di Noli alle 21.

Duo Lanzini-Montomoli
Sorto allo scopo di valorizzare un organico e un tipo di repertorio non ancora troppo frequentati in europa, quale Quello di “clarinetto e chitarra” il Duo è composto da Giovanni Lanzini al clarinetto e da Fabio Montomoli alla chitarra. Diplomatosi giovanissimo presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze, Giovanni Lanzini si è in seguito perfezionato con illustri clarinettisti quali Karl Leister (Orchestra Filarmonica di Berlino), Primo Borali (Orchestra RAI di Milano) e Vincenzo Mariozzi (Accademia di Santa Cecilia di Roma). Fabio Montomoli si diploma in Chitarra Classica con il massimo dei voti presso il Conservatorio “S. Cecilia” di Roma con il M° Carlo Carfagna e successivamente frequenta il corso stabile al Mozarteum di Salisburgo con i maestri Eliot Fisk e Joaquin Clerch-Diaz. Da vari anni il duo svolge un’intensa attività concertistica che lo ha portato ad esibirsi per le più prestigiose Associazioni musicali sia in italia che in molti paesi del mondo (Francia, Germania, Svizzera, Austria, Croazia, Svezia, Romania, Libano, Grecia, Spagna, Repubblica Ceca, Russia, Malta, Giappone, Africa, ex Yugoslavia) che gli ha procurato molti consensi e critiche lusinghiere. Giovanni Lanzini e Fabio Montomoli hanno effettuato varie registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI1, RAI2, RAI3, Radio Vaticana, Radiotelevisione Croata, ecc. ed hanno al loro attivo l’incisione di numerose incisioni discografiche di musica classica e contemporanea per le etichette EMI Classic, Bongiovanni, Miki-Mako, Agenzia Spaziale Italiana, Iktius, Avvenimenti, San Paolo Audiovisivi, EMA Records, SaM e M.A.P. Da sempre attento all’evoluzione del clarinetto e della chitarra nell’ambito della musica da camera, il duo ha sviluppato un ampio repertorio che spazia dalla “hausmusik” ottocentesca fino ai compositori più importanti della musica latino-americana, (alla quale è stato dedicato il CD “Cancão do Amor” per l’etichetta Sam) e per la musica italiana, che prevede la prossima uscita del secondo lavoro discografico del gruppo. Anche nel repertorio contemporaneo il duo è spesso dedicatario di interessanti composizioni da parte di importanti autori italiani e stranieri.


Il concerto inaugura la sezione del festival dedicato alla musica “tradizionale” diretto da Claudio Massola.